Meditazione: imparare a fare distanza
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Creare distanza da chi, da cosa? Se uno sconosciuto per strada improvvisamente ci insulta, che facciamo? Reagiamo con lo stesso insulto o ce ne stiamo zitti e proseguiamo avendo comunque incassato il colpo e ci sfoghiamo con il primo sconosciuto che incontriamo raccontandogli il fatto cercando conforto ed approvazione ... oppure ce ne stiamo zitti e lo giudichiamo non alla nostra "altezza intellettuale" ... comunque reagiamo.
Perché reagiamo?
Chi é stato colpito
tanto da sentire il bisogno di difendersi?
La Meditazione ci insegna a non sentirci colpiti perché quando ci sentiamo colpiti dobbiamo reagire.
Lasciamo ad un semplice sconosciuto il potere di colpirci.
Quante volte ti sei sentito così ?
Quante volte hai fatta tua un'opinione? Reagendo, é come se dicessimo "dammela, la voglio anch'io!" Che corda va a pizzicare dentro di noi una semplice opinione tanto da trasformarla in provocazione? Non riusciamo a vederla perché ci manca la distanza tra il nostro pensare e quello dello sconosciuto.
- Distanza
- Distacco
- Determinazione
... avvicinate il palmo della mano alla punta del naso, vedete la mano per intero? Non credo.
Bene, la Meditazione allontana la mano dalla punta del naso per avere la giusta messa a fuoco e vedere le cose come realmente sono, con la giusta distanza.
Cambia la visione delle cose, della gente, ma prima di tutto di voi stessi.
Meditare aiuta in questo senso educandoci ad osservarci e ad osservare il mondo che siamo noi.
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